E’ passato un po’ di tempo ed è ora di aggiornare il sito, anche perché alcune succose novità si sono concretizzate.
In primis: il mio racconto “La Tierra Blanca”, nella splendida traduzione in inglese di Rachel Cordasco, è stato pubblicato nel lussuoso volume “The Silent Garden”, edito da Undertow Publications e disponibile dal settembre scorso.
Cos’è The Silent Garden potete scoprirlo meglio qui.
Quant’è bello e lussuoso il tomo, lo vedete nella foto qui sopra.
Per quel che mi riguarda, è la mia prima volta sul mercato anglosassone, e devo dire che mai esordio poteva essere più soddisfacente.
In primis: il mio racconto “La Tierra Blanca”, nella splendida traduzione in inglese di Rachel Cordasco, è stato pubblicato nel lussuoso volume “The Silent Garden”, edito da Undertow Publications e disponibile dal settembre scorso.
Cos’è The Silent Garden potete scoprirlo meglio qui.
Quant’è bello e lussuoso il tomo, lo vedete nella foto qui sopra.
Per quel che mi riguarda, è la mia prima volta sul mercato anglosassone, e devo dire che mai esordio poteva essere più soddisfacente.
Seconda notizia, altra partecipazione a una prestigiosa antologia: si tratta di “Folklore”, uscita per le edizioni Watson e curata da Alessandro Iascy con l'editing di Alfonso Zarbo. Un racconto per ogni regione, e a me è toccato, naturalmente, il Piemonte. E in “La vera storia di Pietro Micca” trovate una ricostruzione fantasiosa (ma non così campata in aria) della storia del grande eroe piemontese, in cui compaiono anche le creature più caratteristiche del folklore piemontese, ovviamente le masche. Qui maggiori notizie sul volume (anch’esso splendido per grafica e corredato di varie illustrazioni).
Last but not least, è uscito un mio nuovo libro: “Magniverne”, con la splendida copertina di Giulio Rincione (ammiratela qui sopra). I testi redazionali li trovate nell’apposita pagina sul sito. Cosa posso dire? A questo libro tengo molto, forse in assoluto è quello a cui tengo di più. Unisce passato (contiene Il costruttore di biciclette in edizione riveduta per l’occasione) e presente (alcuni racconti nuovi di zecca), e ha come assoluto protagonista proprio il paese del titolo, vero e proprio crogiuolo di paure e di esperienze destabilizzanti. E’ stato un ritorno a casa con gli amici de Il Foglio, e come ogni ritorno a casa è stata una festa. Sono tornato a lavorare con il grande Vincent Spasaro nel ruolo di editor, e la qualità del testo ne ha risentito molto (in senso positivo). Mi auguro che anche voi lettori possiate apprezzarlo per quello che merita. Il mio unico obiettivo è diffonderlo il più possibile; farlo conoscere; farlo leggere. Magniverne deve diventare un’esperienza condivisa da tanti. Qualcuno, forse, vi troverà conforto, o qualche verità nascosta.