Si appresta a essere un autunno ricco di miei racconti pubblicati in varie riviste e antologie.
E’ già uscita “Dark Italy”, per Acheron books, in cui sarà presente il mio “Via da Magniverne”; la storia narrata riguarda una banda di ragazzini e una sorta di macabro “rito di passaggio”.
Uscirà a brevissimo la nuova Alia Evo, versione 3.0, curata dai grandissimi Massimo Citi e Silvia Treves. Qui è presente “Il signore del giardino”, un racconto in forma epistolare, storico (è ambientato a Torino a inizio XVIII secolo) e gotico insieme. Questo pezzo è un frammento di un romanzo in fase di stesura, ma stava talmente bene come racconto singolo che l’ho proposto. Ne sono particolarmente contento perché è la prima volta che mi cimento con un pezzo del genere, e mi pare il risultato non sia male.
Più in là dovrebbe uscire un altro mio racconto (“Il segno del toro”) su una delle più importanti riviste di fantascienza italiane (non dico altro perché non è ancora sicuro al 100%). Questo pezzo è un outtake del mio libro Cambio di stagione, uscito nel 2011 per Il Foglio Letterario. Dunque rivedremo Fabrizio Corsi alle prese con una misteriosa Torino d’agosto, desolata e posseduta dal “mito” che sembra sia all’origine della nascita della città.
E infine, last but not least, a inizio 2018 un mio pezzo “vampirico” (“Turno di notte”, il titolo risuona qualcosa, non è vero?) sarà pubblicato in un’importante antologia sul tema dei vampiri, che uscirà per un editore di fascia medio-alta. Come in “Dark Italy”, anche qui sarò in compagnia di ottimi autori, alcuni dei quali anche molto affermati, e la cosa non può che farmi piacere. Il racconto introduce il “nosferatu” di turno in una delle realtà più prosaiche che esistano, e cioè lo stabilimento italiano di una multinazionale automotive, alle prese con problemi di urgenze produttive.
Siccome scrivere racconti è la mia principale passione letteraria, più ancora che scrivere romanzi, sono molto soddisfatto di queste uscite, e non vedo l'ora di avere il riscontro dei lettori.
Ci sarebbe un’altra novità, ma non ne parlo ancora per scaramanzia.
E’ già uscita “Dark Italy”, per Acheron books, in cui sarà presente il mio “Via da Magniverne”; la storia narrata riguarda una banda di ragazzini e una sorta di macabro “rito di passaggio”.
Uscirà a brevissimo la nuova Alia Evo, versione 3.0, curata dai grandissimi Massimo Citi e Silvia Treves. Qui è presente “Il signore del giardino”, un racconto in forma epistolare, storico (è ambientato a Torino a inizio XVIII secolo) e gotico insieme. Questo pezzo è un frammento di un romanzo in fase di stesura, ma stava talmente bene come racconto singolo che l’ho proposto. Ne sono particolarmente contento perché è la prima volta che mi cimento con un pezzo del genere, e mi pare il risultato non sia male.
Più in là dovrebbe uscire un altro mio racconto (“Il segno del toro”) su una delle più importanti riviste di fantascienza italiane (non dico altro perché non è ancora sicuro al 100%). Questo pezzo è un outtake del mio libro Cambio di stagione, uscito nel 2011 per Il Foglio Letterario. Dunque rivedremo Fabrizio Corsi alle prese con una misteriosa Torino d’agosto, desolata e posseduta dal “mito” che sembra sia all’origine della nascita della città.
E infine, last but not least, a inizio 2018 un mio pezzo “vampirico” (“Turno di notte”, il titolo risuona qualcosa, non è vero?) sarà pubblicato in un’importante antologia sul tema dei vampiri, che uscirà per un editore di fascia medio-alta. Come in “Dark Italy”, anche qui sarò in compagnia di ottimi autori, alcuni dei quali anche molto affermati, e la cosa non può che farmi piacere. Il racconto introduce il “nosferatu” di turno in una delle realtà più prosaiche che esistano, e cioè lo stabilimento italiano di una multinazionale automotive, alle prese con problemi di urgenze produttive.
Siccome scrivere racconti è la mia principale passione letteraria, più ancora che scrivere romanzi, sono molto soddisfatto di queste uscite, e non vedo l'ora di avere il riscontro dei lettori.
Ci sarebbe un’altra novità, ma non ne parlo ancora per scaramanzia.